La CO₂ è ampiamente utilizzata nella refrigerazione industriale e nei gruppi frigoriferi commerciali nell'UE, in Nord America, in Australia e in Giappone. Crediamo che questa tendenza, iniziata in Europa, si estenderà gradualmente al resto del mondo.
Prevediamo che l'ammoniaca continuerà a essere molto ben accettata, in particolare nelle applicazioni di refrigerazione industriale, anche se la sua tossicità richiede misure di sicurezza specifiche. Sistemi a bassa carica sono disponibili e sono molto efficienti.
Ci aspettiamo che una soluzione che utilizza sia la CO₂ che l'ammoniaca in cascata sarà sempre più utilizzata. Vediamo che gli idrocarburi ad alta efficienza energetica avranno un ruolo importante nei sistemi a bassa carica in tutto il mondo e soprattutto nell'UE è previsto un grande aumento delle pompe di calore aria-acqua per uso domestico, anche se per capacità più ridotte. Gli idrocarburi saranno aumentati anche nei chillers e nelle pompe di calore su larga scala dove i sistemi sono posizionati all'aperto o nelle sale macchine. Crediamo che gli HFC non scompariranno, ma saranno limitati a quelli con il GWP più basso e saranno combinati con gli HFO, come sta già accadendo. Gli HFC e gli HFO stanno ora evolvendo verso versioni più ecologiche, ma spesso leggermente infiammabili, rendendo ancora più importanti le precauzioni di sicurezza. La potenziale discussione sui PFAS e le incertezze che ne derivano probabilmente porteranno a alcune preferenze regionali per non utilizzare i gas F. In conclusione, ciò comporterà una grande diversità di refrigeranti.
La domanda di refrigeranti a basso GWP continuerà a sfidare la nostra percezione attuale su quali refrigeranti possono essere utilizzati in determinate applicazioni, ma stimolerà anche innovazioni nella progettazione dei sistemi.